L’arbitro francese Delajod sospende per un’ora la sfida tra Romania e Kosovo dopo che gli ultras di casa cantano cori discriminatori
Sul campo finisce 2-0 per la Romania, ma sugli spalti sono i tifosi di casa a fare una brutta, bruttissima figura. E’ caos a Bucarest durante la sfida tra i padroni di casa e il Kosovo, che l’arbitro sospende dopo 21′ di gioco a causa di cori degli ultras contro il Kosovo, che non riconoscono come stato indipendente e più volte cantano “Il Kosovo è Serbia”. All’ennesimo coro, però, i calciatori del Kosovo reagiscono e abbandonano il campo di gioco tra lanci di fumogeni. La sfida poi riprende dopo quasi un’ora.
Lo sfogo. Adesso tocca agli organi competenti indagare e prendere provvedimenti, intanto il calciatore del Toro Vojvoda su Instagram invoca giustizia. “La Romania si deve vergognare per il suo modo di pensare”, ha scritto il terzino di Juric, che poi ha proseguito lanciando un appello alla Fifa. “Fai il tuo lavoro e consenti che sia il rispetto a dominare il gioco!”.