Le parole dell’allenatore granata alla vigilia della sfida con la Juventus in programma allo Stadium: “Contratto? Devo vivere belle emozioni per rimanere”
L’allenatore del Torino Juric è arrivato nella sala conferenze dello stadio Grande Torino: domani una città si ferma per guardare il derby. Quali saranno le sue scelte? Cominciano le domande dei giornalisti.
Juric, spera di recuperare qualcuno degli infortunati?
“Zima c’è, ma non è pronto per giocare dall’inizio, altri mi sembra di no”.
C’è bisogno di lucidità sottoporta…
“Ci vuole tutto contro la Juve, contro di loro siamo reduci da buone partite, bisogna essere più attenti sui calci piazzati. C’è enorme differenza di fisicità: dobbiamo essere più tosti in alcune situazioni”.
Cos’ha di diverso il derby di Torino?
“Ho imparato che non vinciamo mai, mi disturba, vorrei cambiare questa cosa. Nel derby di Genova era molto più equilibrato. Ma anche noi nelle ultime 4 partite come la Juve abbiamo perso solo a causa dei calci piazzati. Loro sono molto più fisici”.
Tameze c’è?
“Sì, gioca lui. Non abbiamo altre soluzioni dietro”.
Come ha visto la squadra in questi giorni?
“Contro il Verona siamo stati determinati e feroci. Domani mi aspetto di ripeterlo”.
Quale Juve si aspetta?
“Ne ho viste due diverse, ad Udine pressava forte e rischiava un po’ dietro. Contro l’Atalanta invece aspettava per ripartire in contropiede. Mi aspetto una Juve aggressiva, dovremo giocare rapidi, cercando di giocare velici”.
L’assenza di Chiesa e Vlasic può essere un vantaggio?
“Hanno qualità sufficiente con gli altri… Anche a noi ne mancano tanti, nel derby contano anche altre cose”.
Sanabria come l’ha visto?
“Quando è al centro delle cose sforna allenamenti di grande qualità, altrimenti un po’ meno. Lo faceva già con Belotti, mi sembra si stia ripetendo. Spero metta ancora più rabbia, quella che metteva quando era sicuro di giocare titolare”.
Zapata come arriva al derby?
“Mi sembra bene, si è allenato bene, non lo gestisco diversamente dagli altri”.
Ha parlato di mentalità allo spogliatoio?
“Sarebbe una pazzia se fossimo distratti, penso che per fare qualcos’altro devi ancora migliorare, spingersi oltre i limiti. Adesso però non siamo al top, non è la mentalità che vorrei vedere. Spero che i miei alzino il livello. Non vedo una squadra fanatica. In altre esperienze è successo. Non vanno forti tutti nello stesso momento”.
I suoi hanno fatto qualcosa in più questa settimana?
“Questa squadra per ripetere i punti dell’anno scorso deve andare di nuovo oltre. In passato ho creato un altro top di ambiente. Qua no, anche io ho sbagliato qualcosa. Però, i miei stanno andando molto bene, questa settimana hanno lavorato con grande applicazione e determinazione. Siamo in pochi, magari aiuta”.
Sarà la partita di Radonjic?
“No”.
Il presidente Cairo si immagina uno Juric alla Gasperini…Cos’ha pensato?
“Quando ti offrono contratti devi firmare… Ma io devo vivere belle emozioni per rimanere. Siamo partiti dal basso, facendo un grande lavoro, non sono mai stato messo in discussione da Cairo. Stiamo costruendo, ma devo sentire una crescita continua. In questo momento dopo due anni e mezzo mi aspettavo di più per gioco, fluidità, conoscenza, giocatori mentalmente diversi. Magari ho sbagliato i conti. Devo riflettere su come ripartire bene. Djidji, Soppy…Già a Bergamo è stato fermo a lungo per lo stesso problema. Cose che pensavo fossero sistemate, invece non lo sono”.
I numeri negativi degli ultimi anni rischiano di influenzare i giocatori?
“Deve essere uno stimolo per loro. Non lo percepisco come un peso, vinciamo questo derby, dai, così devono pensare. Nessuno è depresso tra gli amici che tifano Toro, i miei ragazzi devono vederla come un’occasione”.
E’ diventato un po’ tifoso del Toro?
“Sono in battaglia emotiva. A volte apprezzo tante cose, altre volte no. Ho tanti amici che non vanno allo stadio, però. Mi disturba, a Spalato si va allo stadio. Sento un po’ di disillusione, vorrei che non ci fosse”.
Chi vorrebbe far felice se andasse bene?
“Vorrei dedicarlo ad un ragazzo del locale Sbarco a San Salvario. Abbiamo parlato un po’ e mi ha toccato gol cuore”.
Ha fatto qualcosa di particolare in settimana?
“No”.
Il contratto in scadenza forse è una situazione che non aiuta la squadra per trovare il giusto fanatismo…
“Mi auguro di no, ma può essere. Credo però che non influisca tanto”.
Le parole di Cairo dell’altro giorno come le interpreta?
“Fin troppo al miele nei miei confronti, tutti ci aspettavamo di più, anche io. Cairo non mi chiede conto, per me è fantastico. Sostiene che non ci parliamo abbastanza? A volte lo chiamo, anche se non spesso. Nel mio lavoro lasciarti tranquillo per me è un segnale di grande fiducia”.
Cos’è successo con Radonjic?
“Non lo so. Non è Taarabt che avevo mandato via, poi è tornato l’anno dopo con 10 chili in meno, mi ha abbracciato dicendomi di aver capito tutto. Da quel momento è andato a 3 mila. Ha poi fatto 4 anni fantastici al Benfica. E’ il mio orgoglio. Con Radonjic troppi alti e bassi, poi ti stanchi”.
Ilic come sta?
“Ivan ha grandissime capacità, può diventare un grandissimo giocatore e ultimamente sta lavorando bene. Sarà una strada lunga, ma è quella giusta”.
Sanabria gioca?
“Voglio bene a Tonny, ma in questa partita preferisco i trequartisti. Poi dopo la sosta possiamo anche pensare di fare qualcosa di diverso come assetto del gioco e azioni d’attacco”.