Ventura: “E’ il Toro più forte da quando c’è Cairo. Ma quante diatribe…”

L'ex allenatore granata commenta la situazione di Buongiorno e compagni

Gian Piero Ventura è tornato a parlare di Toro e lo ha fatto ai microfoni di calcionews24. Queste le parole dell’ex allenatore granata ed ex commissario tecnico della Nazionale:

 

SUL TORO – Come ho detto anche al Presidente, sono convinto che questa sia la squadra più forte in assoluto che abbia mai fatto da quando è Presidente. Poi è chiaro che avere i giocatori non è sufficiente, è evidente che ci sia qualche problema. Io credo che i risultati siano figli di una serie di situazioni, perché gente come Zapata e Sanabria non ce li hanno in tanti in Serie A. Un centrocampo con Ricci, Ilic, Tameze sono giocatori assolutamente funzionali a quello che vuole l’allenatore. Lo stesso Bellanova non sarà pronto per stupire il mondo ma potenzialmente è un giocatore che tra due anni costerà una certa cifra se gli dai possibilità di crescere, come tutti i giovani. Io trovo che il Torino sia una squadra assolutamente competitiva, ma presumo che vadano prima risolti i problemi che ci sono dentro

 

I PROBLEMI – Parlando solamente per quello che sto leggendo, perché specifico io non ci sono più dentro quindi mi è difficile fare commenti, vedo che Juric ha litigato con Milinkovic Savic, con Radonjic, con Ilic…E’ evidente che qualche problema ci deve essere. Non si può leggere che tutte le settimane ci sia una diatriba interna: è sinonimo di poca serenità.

 

BUONGIORNO – Oggi non esistono più calciatori che stanno tutta la vita in una società. Però il gesto di Buongiorno è un segnale fortissimo che ha dato. Oltre essere un ottimo calciatore è un ottimo ragazzo. Una persona assolutamente seria, accompagnata da una famiglia alle spalle altrettanto seria. Quindi ci sono tutti i presupposti affinché Buongiorno possa diventare l’inizio di un qualcosa di veramente granata dentro.

 

PROGETTO TORO –  Ci sono tanti giocatori che lavorando e dando loro il tempo di maturare attraverso una programmazione possono crescere. Programmazione significa: lavoro quotidiano, lavoro annuale e capire dove c’è la possibilità di migliorare in alcuni ruoli. Tu hai una base assolutamente straordinaria, in cui puoi costruire il Torino dei prossimi anni, ma ci vuole il tempo. Penso a quando abbiamo preso Darmian, mi dicevano: ‘Ma come si fa a fare giocare quello lì’, oppure quando abbiamo preso Glik dicevano: ‘Puó andare a scaricare i camion ma non a giocare’. Glik è diventato Capitano della Nazionale polacca e ha fatto due Mondiali. Darmian l’abbiamo dato al Manchester ed oggi è uno dei migliori giocatori che ha l’Inter. Ma non sono nati così. Hanno dovuto lavorare per diventare così e abbiamo dovuto lavorare per farli diventare così.

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