Che momento sta vivendo la Fiorentina?
“E’ un ottimo momento. Nelle ultime sette gare ne hanno vinte cinque e pareggiate due, con i pari della Conference che è servito per passare il turno da primo e a Roma. E’ una squadra più cinica del solito: solitamente i viola costruivano senza raccogliere, ora anche senza calcio spettacolo sono riusciti a imporsi. Più volte Italiano ha detto che bisogna sfruttare le opportunità, penso a Verona e a Monza. E’ un ottimo momento di forma, lo dice anche la classifica con un solo punto al quarto posto.
Il 2023 è stato un grande anno per la Fiorentina con due finali, ma è mancato il guizzo per la grande gioia: è questo il prossimo passo?
“Bisogna colmare ancora il gap. I tifosi più giovani non hanno mai visto la Fiorentina così in alto con due finali: è stato un risultato importante, ma anche il rammarico di non aver portato a casa trofei. I viola, però, si sono trovati di fronte due big come Inter e West Ham, non partivano da favoriti. Si sta cercando di colmare il gap, è una piazza con grandi ambizioni e c’è voglia di portare qualche coppa a casa come può essere la coppa Italia”.
I due ex granata Brekalo e Mandragora che impatto hanno avuto sulla Fiorentina?
“Mandragora è importante, fornisce sempre buone prestazioni e ha un rendimento costante. Quest’anno Duncan è diventato un fedelissimo, ma l’ex Toro riesce sempre a dare manforte in interdizione e in costruzione. Brekalo è una delle più grandi delusioni, anche per le aspettative: è arrivato a gennaio scorso per rinforzare gli esterni, ma ha avuto un unico sussulto. L’ho visto spaesato, quasi da ectoplasma, e già a gennaio potrebbe tornare alla Dinamo Zagabria”
Una probabile formazione con assenze, dubbi e ballottaggi
“Nico ne avrà per un po’, ma rientra Quarta e almeno in panchina ci sarà Bonaventura, uno che sposta gli equilibri. Dovrebbe partire Barak, poi Beltran è davanti a Nzola perché viene da due gol di fila ed è in fiducia. Per il resto è la solita viola, con Kayode e Biraghi, in porta favorito Terracciano e in mediana Arthur-Duncan”.