L’allenatore del Torino Ivan Juric è atteso nella sala conferenze del Grande Torino per la presentazione della sfida con il Verona in programma domani allo stadio Bentegodi alle ore 15.
Juric, tre partite al termine, come state?
“La squadra contro il Bologna ha fatto molto bene, il Verona non è salvo, sarà una sfida molto difficile come sempre”.
Il Verona ha spesso cambiato modulo, che squadra si aspetta?
“Giocano con entusiasmo, si vede. La base sono le verticalizzazioni e il ritmo”.
Chi sostituisce Vlasic?
“Ricci ha le caratteristiche gioiste, è quello che si torva meglio”.
Meglio una o due punte domani?
“Cambia poco, entrambe sono buone soluzioni”.
Opinione del video del pullman?
“Amareggiato, volevo fosse una cosa molto importante per tutti per cercare di trasmettere quello che era il Toro. E’ stato anche organizzato bene…”.
Calcio europeo?
“Al livello di allenatori siamo superiori ad altri, quando affrontiamo squadre estere i nostri fanno meno fatica. Gasperini e Italiano giocano meglio, trovano più sbocchi. Il nostro livello tattico è superiore”.
Nono posto riaccende speranze?
“E’ una grande occasione, dispiace per le partite fatte bene senza punti, manca sempre qualcosa. Però siamo con pochi giocatori, ma cercheremo di fare il meglio. La squadra fino alla fine non deve mollare niente, deve avere la mentalità di questi tre anni. Dare sempre il massimo”.
Non si sente un po’ tradito dai suoi dal video di Superga?
“No nei miei confronti, potrei chiederei come mai succede, ma la parola giusta è amarezza. Ci tenevo davvero, volevo fosse una cosa spettacolare, volevo fare un passo in avanti. E’ andata male”.
Tornando indietro, rifaresti una stagione in scadenza?
“Quando firmi contratti ti impegni, avrei sensi di colpa se avessi visto qualcuno mollare. Ma fino adesso nessuno l’ha fatto. Quando firmi un contratto devi rispettarlo fino alla fine. Non so cosa capiterà in futuro”.
La svolta tattica delle due punte l’hai realmente digerita o è stata dettata dalla situazione?
“Era curioso fare altre cose, a a Milano il 4-2-3-1 mi è piaciuto molto. Ottimo primo tempo. Sono cose che si possono fare nel futuro. Se vado in squadra con grandi attaccanti è un punto in avanti. Mi ha arricchito”.
Cosa non ti ha convinto per rinnovare il contratto?
“Non ho avuto questa convinzione totale, sono scelte importanti della vita quando prendi una decisione del genere”.
Non trova una spaccatura colossale con la storia granata e quello che c’è oggi?
“E’ un fallimento di tutti, generale… Ma mi è dispiaciuto per Lovato, ha subito attacchi ma non c’entra niente. Era distrutto, loro vivono in un mondo diverso.
Infortunati?
“Zapata ha un dolore, vedo difficile possa farcela. Anche Buongiorno ha un fastidio, però l’ecografia è ok. Dobbiamo valutare. Mi preoccupo dei pochi giocatori che ho a disposizione, ma andiamo a Verona per provare a vincere. Spero di recuperarli il prima possibile. Stare vicino a Napoli e Fiorentina non è male”.
Sazonov è pronto?
“Ieri ha fatto il primo allenamento dopo 4 settimane…”.
Una o due punte?
“Non abbiamo tante soluzioni, Sanabria ha avuto l’influenza in settimana”.
La infastidisce leggere che il Toro poteva essere come il Bologna?
“Bisogna essere onesti, bisogna anche accettare errori. Io ho ereditato una squadra che lottava per la retrocessione con giocatori in prestito e in scadenza e siamo nella parte sinistra della classifica. Adesso il Toro è pieno di giocatori giovani, deciderà il presidente cosa vuole fare: questa è la mia eredità. Io ho fatto cose belle e ho fatto anche errori”.
Facendo un bilancio, non avrà rimpianti su come ha vissuto a 360° fuori dall’allenamento?
“E’ un processo, ma dovevo passare per una strada per arrivare dove sono ora”.
La piazza ha capito Juric?
“Non lo so, so che il Torino deve lottare per l’Europa, tutto il resto è in secondo piano”.
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