Leo Junior: “Al Toro vincere non è l’unica cosa che conta. E’ più importante lo spirito”

L'ex calciatore brasiliano, entrato di diritto nella storia del Toro, racconta tutto quello che ha capito del mondo granata

Sulle colonne de La Stampa, Leo Junior ha raccontato il suo Toro e come il suo rapporto con la piazza sia diventato speciale. Queste le dichiarazioni dell’ex calciatore:

 

“Anche se sono rimasto soltanto tre anni, ho capito subito cosa significasse la maglia granata. E ho capito che per indossare questi colori bisogna avere qualcosa di diverso, non basta essere un calciatore che gioca a calcio. Bisogna immergersi nella storia gloriosa del club. Essere consapevoli di dove giochi e cosa rappresenti per un popolo e una città. Perché se l’obiettivo è vincere, per i tifosi del Toro non è l’unica cosa che conta. È più importante incarnare il vero spirito, da quello parte la scintilla per alzare l’asticella. E magari fare stagioni da protagonisti, come è capitato anche ai miei tempi. Le soddisfazioni poi arrivano. Così nascono i grandi gruppi, è la storia granata che ce lo insegna. I calciatori forti ovviamente sono indispensabili, ma da soli non bastano

 

E questo non è un club che può fare pazzie sul mercato. A fare la differenza devono essere altre caratteristiche, non è un caso che le bandiere granata fossero innanzitutto grandi uomini. Il Toro bisogna viverlo giorno e notte per entrare in sintonia con il suo mondo. Ma se ci riesci, poi se ne apre un altro. Quando dicono che la maglia granata è come una seconda pelle, sono totalmente d’accordo!”

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