Sosa: “Fattore Vlasic nella scelta. Torino industriale? Macché, è fantastica”

Le dichiarazioni di uno degli arrivati durante la sessione estiva di calciomercato tra racconti e retroscena

Il nuovo laterale del Toro, Borna Sosa, si è presentato ai canali ufficiali del club. Queste le dichiarazioni di uno degli arrivati durante la sessione estiva di calciomercato:

 

VLASIC – Nikola mi ha chiamato per primo, mi ha chiesto che ne pensassi del trasferimento e io ho chiesto come fossero il club, i tifosi e la città per viverci. Mi ha dato tutte le informazioni, anche lui pensava fosse per me un’opportunità, mio ha detto che avrei trovato un’ottima squadra in questa stagione

 

LA LINGUA – Arrivederci è la prima parola italiana che ho imparato, grazie al film Bastardi senza gloria. Studio italiano circa un’ora al giorno, mi piace imparare una lingua ascoltandola, non solo con le lezioni insomma. Il mister parla italiano ed è normale, all’inizio un suo assistente ci ha aiutato ma ora già capisco tutto

 

AMBIENTAMENTO – L’ambientamento è stato semplice, non è la prima volta che vivo fuori dalla Croazia, sono abituato ad adattarmi, so parlare spagnolo, inglese e tedesco e posso comunicare così con i compagni. La città? Sono rimasto sorpreso perché non mi aspettavo fosse così bella, pensavo fosse industriale e non così ma Torino è fantastica. Non ho ancora visitato tutto, con la mia fidanzata abbiamo visto alcune chiese perché in Croazia siamo molto cristiani e per noi è importante, ne abbiamo viste sei o sette, tutte bellissime. La fede è importante in Croazia, siamo molto credenti, è una parte cruciale della nostra vita, per questo ho apprezzato quel momento, siamo stati cresciuti così dai nostri genitori e lo stesso faremo con i figli

 

IDOLI – Alaba era il mio idolo quando ero giovane, giocavo da terzino sinistro alla Dinamo Zagabria, poi ci ho anche giocato contro. Ora non ho una fonte di ispirazione vera e propria, credo che gli idoli appartengano all’età giovanile, solo Messi che è il più forte giocatore di sempre, potrebbe essere il mio idolo attuale. Mi collegano a Kurt Cobain per i capelli credo.

 

PASSIONI – La musica? Per me è importante, mi piace ascoltarla, mi piacciono i Linkin Park, la mia band preferita. Ascolto anche gli Imagine Dragons e i Coldplay. Ho il tatuaggio di Chester Bennington dei Linkin Park, per me è stato ed è la miglior voce che io abbia mai sentito. Io e i miei amici li abbiamo sempre ascoltati e siamo cresciuti con loro. Il cantante, Chester, è venuto a mancare tragicamente e sarà per me sempre un modello

 

BRYANT – Kobe Bryant è connesso alla mia infanzia, quando giocavo ai videogames, facevamo canestro a scuola solo per gridare KOBE, era la nostra parola. Già nel 2018 ho scelto per lui il 24 allo Stoccarda, è uno dei miei idoli sportivi insieme a Michael Jordan, sono stati in grado di influenzare le persone ancora prima dell’esistenza dei social network

 

NAZIONALE – Dall’Under 16 alla Nazionale maggiore credo di aver saltato una sola convocazione, ho giocato in tutte le nazionali, questo è importante per me, sono contento dei risultati. In Qatar ho raggiunto il miglior risultato della mia carriera, con quel terzo posto al Mondiale. Battere il Brasile ai quarti di finale è stato speciale. Ho scambiato la maglia con Messi in semifinale. La Nazionale è come una famiglia: c’è ancora Modric che ha 39 anni, ci sono Kramaric e Perisic, loro insegnano a noi giovani

 

CARATTERISTICHE – Ho fatto più assist che gol, normale per la mia posizione in campo, non so che obiettivo potrei raggiungere a livello personale, è importante fare bene con la squadra, i numeri personali poi non dicono tutto delle prestazioni di un giocatore. Dopo aver giocato in tante competizioni la Serie A è nuova per me, è una sfida, non vedevo l’ora. Sono stato vicino all’Inter in passato ma lo Stoccarda non mi aveva lasciato andare

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