Intervenuto all’evento Sport Industry Talk di Rcs organizzato al Maxxi di Roma, il patron del Torino Urbano Cairo ha aperto improvvisamente la porta ammettendo che un giorno potrebbe cedere il club. Parole che hanno già fatto il giro del mondo granata, che da mesi lo contesta e sogna la cessione della società. Ecco il suo intervento.
“Sono al Torino da 19 anni e non rimarrò a vita, prima o poi passerò la mano. Ma voglio vederlo a qualcuno più ricco di me e che possa avere quei 20-30 milioni di euro in più. I ventenni finiscono, vale anche per me. Ma non dobbiamo generalizzare: il fondo Elliott al Milan ha fatto sicuramente bene, anche Commisso a Firenze sta facendo un buon lavoro, nel calcio non è sufficiente avere molti soldi per ottenere risultati. Il calcio italiano ha attratto proprietà straniere perché i prezzi delle società sono molto competitivi”.
“Il Torino stava fallendo ed era preoccupato della situazione. Risposi alla chiamata del sindaco perché avevo una mamma tifosissima del Toro che mi spinse, ma ero conscio dei problemi e delle insidie. Abbiamo fatto subito benissimo, poi dopo alti e bassi siamo stabilmente in Serie A da 12-13 anni. Si può sempre fare meglio, l’Atalanta ha creato un precedente. Tutti dicono: ‘Perché il Torino non può ottenere quello che sta facendo l’Atalanta?’ Sono stato vicino a Gasperini quando Ventura stava per andare via, ma aveva ancora un contratto con il Genoa”.