L’uscita di ieri di Urbano Cairo ha aumentato ancora di più la pressione su un ambiente già in fibrillazione da mesi. Che contesta la proprietà senza sosta, ma non si fa (ancora) troppe illusioni. Anche perché una situazione simile, con parole simili, era già accaduta con il Torino in Serie B e fortemente contestato dai tifosi. Anche allora il patron uscì allo scoperto dicendo “Metto il Toro in vendita ad uno più bravo di me, non voglio restare in eterno se c’è una parte della piazza che mi contesta”. Sono trascorsi 14 anni, nei quali il Torino è andato due volte in Europa League grazie a demeriti altrui, ma poi ha fatto poco altro. Sarà la volta buona, o si tratta dell’ennesima mossa strategica per calmare le acque e poi dire che non si è presentato nessuno?