Stefano Sorrentino di momenti difficili ne ha vissuti tanti in 7 anni al Toro, dal 1998 al 2005, conclusi con il fallimento della società. A La Stampa l’ex portiere ha rilasciato un’intervista: ecco le sue parole.
“Il bilancio del 2024 è abbastanza lineare con le ultime volte, senza voli verso l’alto, né verso il basso. Un anno che ha rispecchiato il valore delle due rose. Nel 2025 mi aspetto di vedere miglioramenti. Voglio essere ottimista, ma per farlo bisogna intervenire con il mercato: si deve tutelare, se il Torino vuole migliorarsi. La priorità in attacco, perché non c’è nessuno con le caratteristiche di Zapata, anche se Adams mi piace tantissimo. Ma non basta, serve anche un difensore. E non butterei dentro i giovani, non sono pronti. Vanoli è un ottimo tecnico, lo conosco bene, ma deve provare a fare più punti dello scorso anno. E provare a vincere qualche partita importante, come il derby. E’ in programma tra poco, può essere la scintilla per accendere il campionato granata.
“Cairo? Il bilancio di quasi 20 anni è sicuramente positivo, io che ho vissuto più tempo in Serie B e fallimenti ne so qualcosa. Però è normale che il tifoso adesso si aspetti di più. Penso che siamo arrivato ad un punto di non ritorno, credo che con questa proprietà più di tanto non si possa fare. Se arriva l’offerta giusta deve prenderla in considerazione, d’altronde l’ha detto Cairo che è disposto a parlarne se arriva uno più ricco”.