LIVE – Vanoli: “Giochiamo per vincere, so quanto manca una grande gioia”

Le parole dell'allenatore del Torino alla vigilia del derby: "La società deve capire l'importanza di questo mercato"

E’ la vigilia del derby e Paolo Vanoli torna a parlare in conferenza stampa dopo aver saltato la presentazione di Torino-Parma. Domani per il secondo appuntamento consecutivo al Grande Torino arriva la Juventus, una sfida quanto mai sentita e quest’anno molto delicata per entrambi gli allenatori.

 

Vanoli arriverà a breve in conferenza stampa

 

Iniziano le domande da parte dei giornalisti presenti

 

Vanoli, come sta il Toro?

“Bene, oggi avevamo in dubbio tre giocatori, Ricci, Coco e Gineitis. Ieri è rientrato Coco, oggi nella rifinitura ci provano gli altri due”.

 

Cos’ha imparato dallo scorso derby?

“Quanto sia importante questo derby, anche se non ce n’era bisogno, per me è stato il primo, l’ho sentito ancora di più, a livello tattico abbiamo fatto una prestazione non da Toro”.

 

Su cosa ha insistito questa settimana?

“Bisogna gestire i momenti e capire come arriviamo al derby. Con il Parma ci sono mancati solo i tre punti, anche nel derby i punti contano, dobbiamo giocare con la mentalità di vincere, non solo giocare bene”.

 

La Juventus senza Vlahovic e Conceicao è una grossa occasione?

“Non mi interessa guardare loro, il derby ha la sua valenza, la Juve è forte anche senza questi due giocatori. Noi dobbiamo aver capito la lezione dell’annata, abbiamo la fortuna di giocare davanti ai nostri tifosi. Queste partite si vincono anche con il cuore e la passione”.

 

La partita con la Juve può dare la fiducia che manca?

“Assolutamente sì, da un po’ vedo la squadra più vicina alla mia fame, queste sono partite che possono dare una svolta”.

 

Il patron Cairo cosa le ha detto? Avete parlato di mercato?

“Per unire bisogna essere vicini, così ci possiamo confrontare. Questa cosa un po’ era mancata, per vivere i problemi bisogna farlo vicino alla squadra, ma questa settimana ho chiuso il mercato, questa partita è troppo importante. Cos’ha detto? Ha fatto un discorso importante”.

 

La squadra è carica e determinata?

“Trovare la chiave per tenere il giusto equilibrio è molto importante, devi riuscire a trasformare quella voglia e determinazioni quando l’arbitro fischia”.

 

Quale modulo utilizzerà?

“Non sono un integralista, i numeri nel calcio moderno servono solo ai giornalisti per mettere giù una formazione. Ma all’interno della partita c’è un’interpretazione, e più moduli”.

 

La squadra si è avvicinata a quello che sentono i tifosi?

“Penso di sì, il mio compito è unire. Poi in questo percorso di sei mesi siamo stati bravi a mandare avanti una barca in cui sono successe parecchie cose, adesso la società deve capire l’importanza di questo mercato”.

 

Perché nel primo tempo non segnate?

“I dati bisogna saperli leggere, ma nessun alibi: nell’ultima con il Parma abbiamo creato tantissimo, non siamo stati bravi a concludere. Ad Udine c’è stata una bella reazione e pure ad Empoli. Da un mese stiamo creando, ora dobbiamo diventare concreti”.

 

All’andata aveva visto il derby del 3-2 per ispirarsi, adesso cos’ha fatto?

“Sono stato in silenzio, ogni preparazione ad un derby è diversa, io sono un allenatore che arriva dal lavoro e dai sentimenti. Ho voluto sentire e guardare, lo farò fino alla fine”.

 

Il doppio play in questo derby può essere un vantaggio?

“Ho caratteristiche di giocatori da palleggio, non abbiamo centrocampisti di assalto continuo all’area, i nostri centrocampisti a parte Gineitis sono più propensi al palleggio. Karamoh in questo periodo ci ha aiutato tanto perché ci mancava l’attacco alla linea difensiva, ha allungato la squadra avversaria per poi sfruttare meglio le caratteristiche di Adams e Vlasic. Giocando a 4 abbiamo trovato meglio l’ampiezza”.

 

Cosa faresti per vincere il derby?

“Darei tutto, so quanto manca la vittoria, il mio sogno è vedere dopo tante sofferenze – in questi mesi l’ho capito – una gioia immensa. Il “tutto” è una parola grande, la tengo per me”.

 

Ha utilizzato tutta la rosa, un messaggio anche alla società per il mercato? 

“Sono coerente con me stesso e i miei giocatori, ho sempre detto che avrei avuto bisogno di tutti e l’ho dimostrato. Noi dobbiamo vincere di squadra e di spirito di squadra, ho bisogno di tutti. Poi sappiamo dell’infortunio di Zapata”. 

 

Sanabria perché è stato tolto?

“Sono scelte tecniche, per me sono tutti importanti i giocatoti, poi c’è anche lo stato di forma e le situazioni, abbiamo cambiato qualcosa ultimamente. Qua Ventura ha fatto il 4-2-4, ma per arrivarci ci vuole mentalità”.

 

Ultima occasione per Sanabria?

“Speriamo si ricordi i gol che ha fatto alla Juve. L’ho visto bene in questi giorni, devono essere tutti a disposizione, poi Tony è importante, per noi lo è”.

 

Perché le porte aperte al Filadelfia solo oggi?

“Questa cosa mi dà fastidio, l’ho fatto aprire due volte, ma volevo farlo di più. Il problema è che per un mese e mezzo non è stato agibile, poi ci sono anche i problemi di sicurezza. Non l’ho aperto perché c’è il derby, i nostri tifosi sono sempre stati vicino alla squadra, non ho avuto la possibilità di farlo prima, l’avrei fatto per festeggiare l’anno nuovo. Apro anche contro il mio club, visto che lo contestano, ma io vado avanti per i miei obiettivi: voglio unire”.

 

Tanti stranieri, come fanno a capire l’importanza del derby?

“Sto cercando personalmente di cercare di far capire ai miei cosa sia il Torino, gli ho fatto vedere video, gli faccio conoscere ex giocatori, lo faccio quotidianamente con i giovani come Njie”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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