Graziani: “Non avrei ceduto Bellanova, così è un Toro più debole”

L'intervento dell'ex bomber granata a La Stampa: "La società fa le sue scelte legittime, ma capisco la rabbia dei tifosi"

Francesco Graziani, indimenticabile bomber dello scudetto del 1976 assieme al “gemello” Pulici, ha detto la sua sulla cessione di Bellanova all’Atalanta attraverso le colonne de La Stampa. Ecco il pensiero di Ciccio-gol.

 

“E’ stato un fulmine a ciel sereno la cessione di Bellanova, era ormai diventato un punto di riferimento anche a livello tecnico. Una grave perdita, poi se lo sostituiscono con uno ancora più forte, tanto meglio. Pedersen? E’ evidente che il Torino su quella fascia sarà più debole, speriamo che il norvegese ci smentisca. E ci strabili. Ma anche che il Torino investa i soldi appena incassati”.

“Non mi appassiono più a un calciatore, oggi c’è e domani va via. Però penso che la società abbia tutto il diritto di fare quello che è più opportuno. Ma mi metto anche nella mente del popolo del Toro e lo capisco perfettamente. La cessione di Bellanova non mi convince, anche perché tra un anno poteva valere 35/40 milioni. Poi se il Torino alla fine del campionato arriva settimo allora ha avuto ragione”.

“Il mercato è incompleto. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, a San Siro ho ammirato una squadra che fino all’89’ vinceva per 2-0. Ha fatto un errore, quello di voler difendere il risultato. Ma mi è piaciuta. Alla fine della partita ho pensato che potesse essere la rivelazione della Serie A”.

 

 

 

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