Il Torino sta per formalizzare il prolungamento del contratto al portiere serbo, ma una parte della tifoseria rimane scettica
2026. Il rinnovo del contratto è pronto, sul tavolo. In pratica solo da firmare per Vanja Milinkoviv-Savic, che ormai non è solo il fratello del campione della Lazio Sergej, ma anche un portiere cresciuto, sul quale si può contare anche per il futuro. Almeno, la pensa così il Torino che ha deciso di prolungare il rapporto con il serbo arrivato in granata nel 2017: molto meno i tifosi che, in buona parte, non sono particolarmente convinti della scelta. Nei prossimi giorni è attesa l’ufficialità.
Titolare della Serbia. Adesso Milinkovic-Savic ha 26 anni e un po’ di partite alle spalle (61 in Serie A con i granata), dopo aver passato le prime stagioni a raccogliere le briciole lasciate dagli altri. E’ migliorato, maturato, si è preso anche la porta della sua nazionale. Ma continua a commettere sbavature che dimostrano anche ciò che Juric aveva detto di lui in origine. “Ha qualità, ma si vede che gli mancano un po’ le basi, è stato molto fermo”. A Reggio Emilia l’ultima sbavatura, un intervento impreciso e stilisticamente da rivedere sul tiro di Berardi che ha spianato la strada all’1-0 facile di Pinamonti.
Vanja almeno ha parole d’amore nei confronti del Toro, in un momento in cui convincere un giocatore a rinnovare il contratto sembra diventata un’impresa: Lukic è solo l’ultimo esempio. “Sono molto legato a questa maglia – ha detto -, fa piacere sapere di godere della stima e di poter andare avanti ancora insieme. Grazie Juric, è l’unico allenatore ad aver intuito le mie qualità dandomi fiducia fin dal primo giorno. Gli devo tanto”.
