Il difensore di Guadalupa sta convincendo il Torino che ha già riaperto il canale con il Reims per riscattarlo a giugno: costa 3.5 milioni
Sorpresa. Se 6 prove, evidentemente, non bastano, possono comunque dare un primo giudizio e indirizzare la decisione futura. E quella del Torino per Gravillon è sempre più chiara: il difensore sta dimostrando di saperci stare nel nostro campionato. D’altronde lo conosce bene: i granata sono la sua sesta squadra italiana anche se ha appena 25 anni. In pratica, la sua carriera è strettamente legata all’Italia, anche se non ci ritornava da tre anni: “Mi mancava”, ripete spesso.
Djidji addio. E il riscatto è possibile, probabile, forse l’unico davvero alla portata tra quelli che ha sulla scrivania il direttore sportivo Vagnati. Vlasic cosa 15 milioni, Miranchuk 11, Lazaro 6. Gravillon, arrivato a gennaio dal Reims ne vale 3.5. E, considerato il vento di rinnovamento che continuerà ad interessare la difesa, è un’operazione da fare al volo per il Torino. A giugno perderà Djidji perché gli è scaduto il contratto e, con i prezzi che girano, l’ultimo arrivato ha la valutazione giusta e la carta d’identità giusta per restare in granata. Lo aspettano 9 partite per confermarsi, ma anche meno per chi finora non ne ha sbagliata una.