Il centrocampista nato nel Polesine è stato il granata più giovane a perire nella tragedia di Superga
Non ha ancora 22 anni Rubens Fadini quando sale per l’ultima volta sull’aereo che avrebbe dovuto riportarlo al Torino. Nato a Jolanda di Savoia il 1° giugno del 1927, arriva in granata l’anno prima, ma gli bastano pochi allenamenti e ancor meno partite per mettere in mostra una classe pura che gli permette di entrare in una gruppo, quello del Grande Torino (che già aveva vinto 4 scudetti di fila) dalla porta principale. E’ considerato l’erede di Valentino Mazzola, il giocatore che un giorno avrebbe dovuto prendere la maglia del calciatore più rappresentativo del Torino, che aveva otto anni di più. E proseguire la scia di successi di una delle squadre più forti di sempre al mondo.
Fadini riuscirà a giocare appena 10 partite con la maglia del Torino, l’ultima a San Siro contro l’Inter prima della partenza della squadra per Lisbona: l’ultima partita in Italia del Grande Torino. Mazzola, non al meglio della condizione, viene risparmiato in vista dell’amichevole con il Benfica e così il 30 aprile del 1949 tocca proprio a Fadini sostituirlo. Sembra l’inizio di una grande storia, prima che un terribile destino si metta di mezzo. Per lui anche 1 gol (al Milan) in granata.