Il responsabile della scuola calcio granata lascia dopo 23 anni, di cui gli ultimi 18 sotto la gestione di Urbano Cairo
Silvano Benedetti ha detto basta. Basta con il Toro e basta con il calcio, almeno per un po’. Dopo una vita spesa nei campi da gioco, prima come calciatore e poi come allenatore, a 57 ha deciso di prendersi un periodo di pausa. Queste le sue parole rilasciate a Torino Channel.
“Ho bisogno di staccare la spina da un mondo stupendo, ma che mi ha impegnato molto. Devo prendere una pausa e ricaricare le pile. Chissà un domani, il mio mondo è il calcio, ma adesso mi dedico alla famiglia e ai nipoti”.
“Il Filaldefia? Tutto è nato qua, accompagnato dai miei 2 fratelli per il provino decisivo: il primo passo al Toro. Ho firmato nello studio dell’avvocato Cozzolino, dopo aver fatto 3 provini in Toscana nel 1979 e l’ultimo a Torino: mi aveva visto Ellena”.
“Aneddoti? La prima volta al Filadelfia vado dal custode per prendere il materiale per fare allenamento, lui mi risponde: “Siediti e aspetta il tuo turno”.
“Al Filadelfia ho fatto tanti allenamenti e giocato tante sfide con spalti pieni nel derby Primavera. In uno di questi devo marcare Galderisi, al 90’ gli arriva la palla, io entro in scivolata e causo il rigore. Vatta, che mi aveva appena urlato di stare attento, me ne dice di tutti i colori. Subito dopo però faccio il gol dl 2-1 e mi salvo…”.
“Al nuovo responsabile auguro di essere all’altezza del Toro, la storia granata merita gente professionale, sono sicuro sarà all’altezza”.
“Il Toro è stata un’esperienza unica. Cominciata con Comi che mi dato fiducia, lo ringrazio, mi ha sempre stimolato a far meglio. Sono stato 18 anni con Cairo e 5 anni con la precedente gestione. Non è facile restare così tanto”.
“Anche l’esperienza da calciatore mi ha regalato tantissimo, ma nel momento in cui volevo restare mi hanno venduto alla Roma. La sera della firma io e mia moglie ci siamo messi a piangere, ci è dispiaciuto”.
“Non finirà qui, il Toro rimane nel cuore, questo è il mio ambiente, abito a 500 metri, spesso e volentieri mi vedranno ancora al Filadelfia”.