Le parole del direttore sportivo del Torino che ha fatto il bilancio del mercato granata
Il direttore sportivo del Torino Davide Vagnati ha fatto gli onori di casa nel giorno della presentazione di Sazonov. L’occasione anche per il bilancio finale di un mercato che ha visto il Torino tra le società che hanno investito di più.
Perché avete pensato di cedere Buongiorno?
“Ce l’hanno chiesto e allora abbiamo chiesto al giocatore cosa volesse fare, il ragazzo ci ha pensato per una notte e ha deciso. E’ stata una bella scelta. E’ molto semplice, non c’è stata nessuna forzatura, nè malizia”.
Sanabria e Pellegri come hanno preso l’arrivo di Zapata?
“Negli ultimi giorni di mercato abbiamo avuto richieste sia su Sanabria che su Pellegri. Però penso che un calciatore quando ha una concorrenza importante deve saperci stare, se vuole migliorare e crescere deve imparare a condividere gli spazi con giocatori più importanti come Zapata. Ma nessuna lamentela. Noi volevamo solo migliorarci, speriamo di averlo fatto con Duvan”.
Avete rifiutato una bella cifra per Buongiorno…
“Abbiamo la fortuna di avere un presidente che non ha cambiato strategia sul cammino. Avevamo un’idea e l’abbiamo portata a termine. Era una cifra importante”.
Adesso avete quasi tutti calciatori di proprietà: cosa cambia?
“L’ha detto Lazaro, può influenzare essere in prestito, più giocatori hai di proprietà e per più anni e più hai valori aggiunti. L’età media è salita? Sì, ma resta una squadra giovane”.
Perché non avete considerato Buongiorno incedibile?
“Queste valutazioni si devono fare in due. Alessandro è granata dentro, è cresciuto qua, sente responsabilità. Abbiamo deciso insieme cosa fare, tutto volevamo che restasse, non c’è stato nessun attrito, siamo stati tutti chiari. Lui è molto sorridente. Noi siamo felici e contenti”.
E’ un Torino più completo rispetto a quello della passata stagione? Avete dato all’allenatore una squadra più vicina ad alti obiettivi?
“Pensiamo di aver allestito una buona squadra, che però ogni giorno deve provare a migliorarsi, penso lo stia facendo al Filadelfia. Possiamo fare una buona stagione, ma quello che succederà dipende da tante cose”.
Perché avete preso un altro attaccante e non un trequartista dopo la partenza di Miranchuk?
“Crediamo molto in Seck e poi abbiamo ripreso un giocatore molto importante, Vlasic. Zapata? L’ho già detto che volevamo aumentare il nostro potenziale con uno di un certo livello. Ci auguriamo che Duvan faccia ciò che tutti speriamo”.
Un allenatore con il contratto in scadenza può essere un problema?
“Ne abbiamo parlato con Juric prima della stagione, in maniera chiara ci siamo detti che non fosse quello il momento: vediamo nei prossimi mesi cosa sarà meglio per tutti”.
Se Buongiorno fosse andato a Bergamo a pochi giorni dalla fine del mercato, come vi sareste mossi?
“Tutti noi che facciamo questo lavoro abbiamo il problema di un mercato troppo lungo. Pensare che negli ultimi giorni si possano perdere giocatori importanti non va bene. E’ una cosa molto difficile. Il sostituto? Il mio lavoro è quella di avere più strade aperte, sempre pronti alle eventualità”.
Tre attaccanti forti, ma solo uno in campo secondo le idee di Juric. Non era meglio allora prendere un trequartista?
“Quando si può migliorare la squadra si deve fare a prescindere. Zapata è importante, siamo stati fortunati ad avere la possibilità di prenderlo: il patron ha voluto fare questo ulteriore investimento. E’ un valore aggiunto, non una problematica”.
E’ venduto a trovarvi il ct Spalletti…
“Abbiamo visto l’allenamento insieme, è stata una bella chiacchierata, lo ringrazio. Abbiamo parlato dei 4 ragazzi convocabili, ha detto che li seguirà nei prossimi mesi allo stadio. Non esclude che in futuro possa chiamarli”.
Juric dice che non vuole più galleggiare al decimo posto, adesso conta il risultato finale in classifica…
“L’ho già detto, ci sono tante variabili, anche io sarò giudicato: vedremo cosa succederà in futuro. Chiaro, speriamo tutti di fare un passettino in avanti”.
