Venti gol in settanta partite. L’importanza di Maxi Lopez nel Torino è spiegata dai numeri, oltre che da un amore viscerale della curva che l’ha subito fatto diventare un idolo. Grazie al suo impatto devastante con la realtà granata. Arrivato a gennaio del 2015, alla prima presenza realizza il gol decisivo a Cesena, il primo di una collezione di 8 perle in campionato fino a giugno. Il meglio, però, lo fornisce in Europa League dove è uno dei grandi attori del successo contro l’Athletic Bilbao che consegna al Torino gli ottavi di finale.
Due gol all’andata firmano il 2-2 che mantiene in vita i granata, al ritorno del San Mamés sigla con un colpo di testa il secondo dei 3 gol che portano la squadra di Ventura in paradiso. Sembra l’inizio di una grande storia e in parte lo è, ma è troppo breve. L’anno successivo cominciano le divergenze con Ventura che lo critica per la sua condizione – “Ha una lavatrice in pancia”, diceva – e alla fine del mercato del 2017 viene ceduto a titolo definitivo all’Udinese. Oggi Maxi Lopez, uno dei migliori talenti passati dal club di Cairo, compie 40 anni: tanti auguri!