Sulle colonne de La Stampa, Luciano Castellini ha analizzato i problemi del Toro e ha indicato quale sarebbe il suo profilo di allenatore ideale in caso di divorzio da Ivan Juric. Queste le dichiarazioni dell’ex portiere granata:
“Se il Torino strappa il rinnovo del contratto a Juric è perché l’ha accontentato, promettendogli nuovi innesti e la possibilità di puntare più in alto. In caso contrario, per me la società dovrebbe provare a prendere una persona che cambi tipologia di gioco, questa con gli elementi attuali non sta dando i suoi frutti.
Innanzitutto però serve un profilo da Toro, che torchi per bene la squadra. Ci vorrebbe un Mazzone, o per restare nel calcio di una volta Radice, oppure Giagnoni. Adesso vedo tanti allenatori molto bravi negli approcci alle partite e nelle interviste, ma poi in campo… Però il problema del Torino non sono le dimensioni della rosa, è giusta per un club che non fa tante gare in stagione.
A mancare è la qualità. Noi eravamo in 14/15 e poi c’erano i ragazzini a darci una mano. Giocavamo con i dolori e con la febbre: a 39 si scendeva in campo. Non è il tecnico che sbaglia i cambi e non riesce a sfruttare la panchina come fanno altri, sono i giocatori che non vanno. A Juric manca il piano B, ma servirebbe innanzitutto fare bene il piano A. La verità è che siamo ancora una squadra mediocre, se vogliamo puntare all’Europa. Eppure è ancora là. Difficile ma possibile”