Le statistiche raccontano di una sfida più equilibrata rispetto al risultato finale
Il dato che conta è quello dei gol: quattro per il Napoli, zero per il Torino, così gli azzurri hanno fatto un altro passo importante verso uno scudetto che non è più in discussione. Analizzando più attentamente la partita, però, emerge come le due squadre abbiano calciato lo stesso numero di volte. Dieci per i padroni di casa, dieci per gli ospiti, la statistica è esattamente in parità. Il problema è legato alle conclusioni che hanno centrato lo specchio della porta, qui si vedono le differenze: solo due quelle del Toro, ben sei quelle del Napoli, che di conseguenza è stato particolarmente cinico riuscendo a segnare quattro volte.
Anche il possesso palla è pressoché lo stesso, con il 52 al 48 che premia di poco i ragazzi di Spalletti. I granata, inoltre, sono risultati più bravi nel recupero del pallone, vincendo 58 a 47, ma hanno corso cinque chilometri in meno. A fare la vera e propria differenza sono stati i singoli giocatori, con gli azzurri che hanno avuto la meglio in tutti i dati: Osimhen è quello che ha calciato di più e che ha realizzato il maggior numero di dribbling; Olivera ha creato più occasioni, ha giocato il maggior numero di palloni e ha centrato il miglior dato sui passaggi chiave; Anguissa è stato il più preciso nei passaggi.