Il paraguyano ha segnato sei reti su sette lontano da casa, stasera il confronto con il suo passato
Si scrive ‘trasferta’, si legge ‘Antonio Sanabria’. Ormai è più di una coincidenza, il paraguayano è un fattore non indifferente quando il Toro gioca lontano da casa. E, anzi, il 9 granata si trasformando a tutti gli effetti in un bomber da trasferta: sei gol sui sette realizzati sono arrivati proprio nelle gare esterne, quattro di questi sono stati messi a referto nel 2023. Sanabria ha timbrato a Salerno e ad Empoli, è rimasto a secco a Firenze e a San Siro contro il Milan, domani si presenterà a Reggio Emilia con due reti di fila tra l’Allianz Stadium nel derby contro la Juventus e la sfida al ‘Via del Mare’ contro il Lecce.
Per lui sarà una partita da ex, dal momento che furono proprio i neroverdi a portarlo in Italia per la prima volta nel gennaio del 2014, anche se i sei mesi in Emilia non gli regalarono grandi gioie: per vivere l’esordio dovette aspettare fino a fine marzo, al termine della stagione sarebbero stati appena due i gettoni conquistati. Ha un po’ il dente avvelenato, ha già fatto male al Sassuolo con due gol anche se in entrambi i casi, nel 2019 con il Genoa e l’anno scorso con il Toro, la sfida si è chiusa soltanto con un pareggio per 1-1.
Questa sera Sanabria potrà alternarsi con Pellegri, finalmente recuperato a tutti gli effetti, ma con ottime possibilità di partire dal primo minuto. E se continuerà con questa media reti, che nel 2023 è praticamente di un gol ogni due partite, il Toro può anche sognare in grande: il fatto che sia rimasto a secco contro il Napoli fa ben sperare in vista di questa sera