Le statistiche della Lega Serie A sottolineano il solito Toro generoso e sprecone, mentre tra i calciatori il più pericoloso è stato Radonjic
“Li abbiamo massacrati, meritavamo di vincere”. Dallo stadio Grande Torino emergono i numeri di un incontro che la squadra di Juric doveva vincere ma ha rischiato di perdere. Le parole dell’allenatore granata nel post partita fotografano in effetti un andamento di gara a senso unico, anche se al Toro è mancato come al solito l’ultimo metro: quello dove si fa gol.
Dominio Toro. A partire dal possesso palla, il 64 %, è stato un dominio dei granata di casa. Che hanno tirato il doppio degli avversari, 16 a 8, e centrato la porta in 5 occasioni contro l’unica, ma decisiva, della Salernitana. 5 sono anche le conclusioni da dentro l’area, ma sono 6 i tiri finiti fuori e 5 quelli respinti a testimonianza del solito problema del Torino. 13 a 7 le occasioni da gol, 12 a 6 i passaggi chiave, 6 a 1 i dribbling, più del doppio i passaggi riusciti, 0 le parate contro le 4 di Ochoa. Eppure il gruppo di Juric non è riuscito a capitalizzare come avrebbe dovuto la mole di lavoro.
Radonjic e Djidji. Le prestazioni dei singoli confermano ciò che si è visto allo stadio. E cioè un Radonjic molto positivo, ma incapace di segnare. E’ stato il giocatore a tirare di più e a centrare di più la porta (6 e 3), a fare più dribbling (4), ma anche quello a subire più falli (3). Da rivedere, semmai, la precisione del serbo nei passaggi (72% il rapporto tra riusciti e tentati) e nei palloni giocati in avanti (14). Dall’altra parte del campo, è stato Djidji il granata più efficace con 87 palle giocare, 68 passaggi riusciti e 9 recuperi. Un rientro positivo per il difensore ivoriano limitato per tanto tempo dalla pubalgia.
