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LIVE la conferenza stampa di Juric: “Abbiamo 5 battaglie: crediamoci

Le parole dell’allenatore del Torino alla vigilia della sfida contro il Monza valevole per la 34esima giornata di campionato

 

Ivan Juric è arrivato nella sala conferenze del Grande Torino: cominciano le domande

 

Juric, la squalifica di Singo e l’infortunio di Schuurs quanto complicano i piani?

“Il Monza gioca bene a calcio, domina, ha giocatori tecnici, hanno gioco e idee… Loro ci mancheranno, speriamo che Schuurs recuperi già per la prossima”.

 

Che emozioni ha provato a Superga?

“Tante, è sempre bello vedere tanta gente”.

 

Se l’aspettava fino a poco tempo fa di giocarsi così tanto?

“Abbiamo 5 partite molto impegnative, due scontri diretti, due contro squadre che lottano per non retrocedere, 5 battaglie: sono molto soddisfatto del cammino. Devono mantenere l’intensità mentale, devono crederci, proviamo a migliorare, mettiamo quella determinazione come quella di Buongiorno sul gol a Genova”.

 

La ciliegina sulla torta?

“Abbiamo fatto oltre le mie previsioni, vedo crescita importante su certe giocate, soprattutto da quando è arrivato Ilic. Sarebbe un peccato non sfruttare il momento. Diamo il massimo, poi vediamo se ci riusciamo”.

 

Come li ha visti in questi giorni?

“Questa squadra ha sbagliato pochissime partite, siamo sempre al massimo”.

 

Miranchuk?

“E’ sempre importante per noi, sta facendo ottima stagione, ha fatto tante belle cose, ha altre 5 partite, lo vedo felice, sta bene. spero sia determinante. Riproporlo subito? Devo stare attento con gli infortuni, ma l’altro giorno mi è piaciuto molto Seck, ha fatto belle cose”.

 

Come pensa di gestire gli attaccanti?

“Sanabria è îl nostro attaccante di riferimento, l’altro giorno poteva fare altri due gol, Pellegri deve ancora trovare la condizione migliore”.

 

Che tipo di gioco potrebbe fare l’anno prossimo?

“Non ci penso proprio, sono concentrato per queste partite”.

 

Ci presenta Popa, il nuovo acquisto?

“Non lo conosco, ognuno fa il suo”.

 

Perché in casa fate così fatica?

“La nostra idea è giocare sempre uguale, i concetti sono gli stessi”.

 

La prima volta contro Palladino?

“E’ una storia lunga, abbiamo giocato insieme a Genova, poi l’ho portato a Crotone, c’è grande stima, condividiamo le stesse idee di calcio. Potrà arrivare molto in alto, tutti noi allievi di Gasperini possiamo farlo”.

 

Tanti infortuni muscolari, perché?

“E’ una tematica che mi interessa molto, la prima cosa è il cambio di metodo di lavoro. Già l’anno scorso con Praet… Poi se prendi giocatori con problemi in passato, le probabilità aumentano. E’ anche importante il motore del giocatore, dobbiamo analizzare meglio i dati quando prendiamo nuovi giocatori. Poi c’è anche il caso e quest’anno va così”.

 

Può farli lavorare ancora di più?

“A Verona nel primo anno lavoravamo il doppio rispetto ad adesso e non abbiamo avuto questi infortuni. Nel calcio il livello di scienza è basso, siamo indietro, stiamo buttando via i giovani, dovrebbero lavorare il triplo, ognuno con lavori specifici. Rodriguez per esempio passa ogni giorno 3 ore dal fisioterapista”.

 

 

 

 

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