Grande partecipazione di cuori granata alla presentazione di “Cose di calcio, cose da Toro”, scritto da Beppe e Marcello Bonetto, la famiglia che tra le altre cose ha costruito la squadra più vincente dopo Superga
Al Motovelodromo Fausto Coppi di corso Casale 144, a Torino, Marcello Bonetto, ex procuratore di calcio che ha curato, tra gli altri, gli interessi, di Cravero, Maldini, Peruzzi e Ravanelli (l’ultimo, Messias), ha presentato il libro “Cose di calcio, cose da Toro”, scritto con suo papà Beppe, scomparso nel 2017, che parla del migliore periodo granata dopo il Grande Torino, quello della gestione Pianelli culminata con lo scudetto del 1976. Ma anche di altri club e personaggi con cui ha avuto a che fare una delle famiglie di procuratori più importanti del panorama calcistico. A far da cornice all’evento, quattro bandiere granata del calibro di Pecci, Zaccarelli, Salvadori e Cravero. A sentirli, anche Moreno Longo, Ezio Rossi, Mauro Berruto e il dottor Campini.
Le parole di Bonetto. “E’ bello vedere volti così importanti a questa presentazione, il loro affetto mi commuove sempre. Nel libro non c’è autocompiacimento ma semplicemente il ricordo di mio padre. Se loro sono qui, insieme ad esempio alle segretarie di mio padre di cinquant’anni fa, è perché evidentemente ha lasciato un segno”. Un indelebile segno, la firma di Beppe Bonetto, il braccio destro del patron Orfeo Pianelli tra il 60, il 70 e i primi anni 8o. Quelli di un Torino capace di vincere uno scudetto e due Coppe Italia.