Il presidente granata parla a margine della presentazione dei palinsesti La7
Dagli arabi ai diritti tv, il presidente del Torino Urbano Cairo ha toccato tanti argomenti alla presentazione dei nuovi palinsesti di La7. Qui di seguito le dichiarazioni del numero uno del club di via Arcivescovado:
“Se c’è un giocatore che va in Arabia Saudita perché pagano cifre importanti per acquistarlo, questi sono capitali che entrano, per esempio, in Italia e possono poi essere investiti. Chiaro che poi ci sono delle esagerazioni che c’erano state anche dieci anni fa in Cina ma poi si sono calmate. Mi ricordo che ad un certo punto ci fu una cosa simile anche in Ucraina, lo Shakhtar Donetsk prese Lucarelli per delle cifre spaventose come anche la Russia. Tutto poi ritorna poi in livelli più equilibrati.
Il calcio italiano ha grande potenziale, siamo saliti come ranking anche grazie alle finali di Inter, Roma e Fiorentina. Nelle aziende, come nei campionati, devi avere dei benchmark e dei punti di riferimento vedendo quelli che hanno fatto meglio di te. Nel 2012 la Serie A aveva dei diritti TV dal valore intorno ai 900 milioni, la Premier era a 1,350 miliardi, la Liga e la Bundesliga a 700 milioni mentre la Ligue 1 era a credo 500. Eravamo quindi posizionati benissimo ma poi abbiamo perso tempo.
La Liga ha fatto le scelte giuste sviluppando e diffondendo il prodotto in tutto il tempo raccogliendo 900 milioni dai diritti esteri contro i nostri, mi pare, 200/250 milioni quindi molto di più. Oggi è più difficile perché ci sono molti spazi occupati però credo che si possa migliorare. Partite su La7? Non parteciperò per trasmettere le gare in chiaro, non andrebbe bene per il budget”.