Il Toro gioca su un terreno certamente non degno della serie A, che qualcuno aveva anche paragonato al campo di Skopje, in Macedonia, dove a settembre la Nazionale di Spalletti non riuscì ad andare oltre il pareggio. Il tecnico Juric aveva tuonato più volte in conferenza stampa. “Il campo lo vedete anche voi, sappiamo che ha questa malattia e non è colpa di nessuno ma è difficile muovere il pallone: non c’è fluidità nella manovra anche per le condizioni del terreno di gioco” la “denuncia” arrivata dopo lo 0-0 contro il Verona.
Già, perché fin dall’inizio della stagione, il campo del Grande Torino si è ritrovato a dover convivere con questo fungo che praticamente lo ha distrutto. “Abbiamo dovuto aspettare perché la malattia ha dato problemi, adesso lo mettiamo a posto” garantiva il presidente Cairo. I lavori di semina sono praticamente ultimati, già dalla sfida contro l’Inter del prossimo 21 ottobre c’è fiducia di poter giocare su un terreno in condizioni più che discrete.