Dalla “Democracia Corinthiana” di Socrates, un esperimento unico nel suo suo genere di autogestione calcistica con cui vince due scudetti in Brasile, alle notti magiche con il Torino passando per Ascoli. L’unicità di Walter Casagrande, che oggi compie 61 anni, è racchiusa in una carriera molto particolare nella quale oltre al bomber di razza è emerso anche un uomo fuori dagli schemi. Speciale.
A Torino, arrivato nel 1991 per volere di Luciano Moggi, vive le sue migliori stagioni dal punto di vista professionale. Indimenticabile soprattutto la prima nella quale firma una doppietta vincente nel derby e, soprattutto, trascina i granata fino alla finale di Coppa Uefa con 5 gol in 10 partite, di cui uno in semifinale a Madrid contro il Real (poi risulterà decisivo) e due nella finale di andata contro l’Ajax che permette ai granata di giocarsi il successo ad Amsterdam. Tanti auguri Walter!